Il testo del XIII Secolo di
Jacopone da Todi,
Stabat Mater, musicato da
Franco Simone, diventa
Opera Lirico-Sinfonica e
film. Questo brano, il settimo, è interpretato principalmente dal giovane rocker salentino
Michele Cortese e vede gli interventi vocali del tenore romano
Gianluca Paganelli e dello stesso
Franco Simone. Nell’antica e mistica
Villa Scarciglia di
Sannicola, in provincia di
Lecce, vediamo
Michele Cortese attraversare i luoghi vuoti di ciò che in passato fu prigione. Rivede, nel suo percorso, i gesti, le azioni ci chi visse al suo interno. Un carcerato riuscì a trovare la stabilità mentale e la pace solo rifugiandosi nel vecchio ricordo di sua madre che fu, tuttavia, presente in forma eterea anche lì. Le riprese, effettuate tra
Sannicola ed
Alezio, vedono un
cast di professionisti e non, esibirsi nella
scenografia implementata in molti punti dal
3D e dai
Visual FX. La
regia, di stampo prettamente cinematografico unisce con disinvoltura la complessità del lavoro di tutte le maestranze in gioco.